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Uomo, Causa del Suo Stesso Male

L’uomo abita da più di 10.000 anni il pianeta e in questo lunghissimo lasso di tempo ha tentato di instaurare un legame rispettoso con la natura, basato però su equilibri precari: se il rapporto tra i due all’inizio era alla pari e si fondava su una reciproca interdipendenza (anche in virtù del debito che le prima civiltà avevano nei confronti della Madre Terra), questa relazione ha virato pericolosamente, specialmente dalla rivoluzione industriale in poi, verso il raggiungimento di determinati traguardi economici, che dovevano essere ottenuti a tutti i costi. Per questo ha cominciato a sfruttare le risorse ambientali in maniera sconsiderata, alterando l’armonia naturale; possiamo perciò affermare che l’essere umano sia la principale causa dell’inquinamento e dei conseguenti cambiamenti climatici.

Un esempio è il preoccupante incremento delle emissioni di gas serra, che industrie e mezzi di trasporto immettono nell’ambiente, contribuendo così al surriscaldamento globale con effetti drammatici per l’ecosistema. In nome del progresso tecnologico e del denaro l’essere umano ha dunque completamente dimenticato quel contratto non scritto che lo vedeva custode di un pianeta fragile, da cui era stato accolto e nutrito.

Tutti, in questo modo, ci siamo garantiti una vita agiata e agevolata dallo svilluppo, senza accorgerci che era il bene più importante quello ad essere definitivamente compromesso: la salute. Nella maggior parte dei casi, sono i bambini a pagare questo conto salato e asma, cancro ai polmoni, congiuntivite e presenza di piombo nel sangue diventano i denominatori comuni di un male dilagante.

È, perciò, necessario che ognuno si armi di buona volontà e inizi, partendo dalla propria quotidianità, a invertire questa corrente minacciosa. Sono sufficienti piccoli accorgimenti, come l’evitare di utilizzare l’automobile per i più piccoli spostamenti o fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Partendo da questi semplici gesti, in un prossimo futuro, sarà possibile ricostruire quel delicato e perfetto equilibrio che l’uomo sta lentamente distruggendo.

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